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Chiarimenti fondamentali di Nutrizione
In alcune cucine molto antiche e nella cucina Ayurvedica
il cibo è considerato medicina. Viene usato, cioè, in modo
terapeutico ed è complementare alla nutrizione.
Per la Nutrizione di un organismo sano:
Nutrire lo spirito: Meditazione
Contemplazione, Compassione (preghiera)
Divertimento
Nutrire la mente: Cultura
Comparazione
Considerazioni (analisi critica)
Nutrire il corpo: Cibo
Sessualità
Esercizio fisico
I tre principi nutrizionali non sono a comparti stagni ma
interagiscono. Ogni elemento delle tre Nutrizioni interagisce,
a volte supplendo agli altri, a volte completandoli, fino a
equilibrarsi. Ciò vuol dire alimentare, comporre, nutrire
l’individuo sano.
La composizione di quest’equilibrio, la Nutrizione, varierà da
individuo a individuo e varierà a seconda del periodo di vita.
Cenni sugli Alimenti
Nel riso integrale cucinato troviamo elementi nutrizionali che
ottemperano quasi al fabbisogno giornaliero di un individuo
medio. Quello raffinato contiene molte sostanze nutritive in
meno rispetto a quello integrale, anche nel caso in cui venga
raffinato con metodi naturali (cosa che non sempre avviene,
spesso è “slavato” con agenti chimici).
Quello integrale, per intenderci, deve essere naturale, cioè, in
occidente, essere biologico. Questo perché la maggior parte
delle sostanze nutritive contenute nel riso è depositata nella
parete esterna, nello strato sotto la parte detta camiciola. È
qui che si trovano la maggior parte dei valori nutritivi, ma
è anche qui che vanno a depositarsi tutte le altre sostanze
“aggiunte” o “assorbite” vedi pesticidi, concimi chimici, ecc.
Di conseguenza, se non è “biologico”, quando si mangia il
riso integrale, non essendo stato raffinato, si mangio sì un sacco
di sostanze in più, ma anche in più le schifezze.
Chi ha leggeri problemi di ipertensione, in alternativa al sale,
può provare con il Tamari (salsa di soja, raramente c’entra con
quella dei ristoranti cinesi), eventualmente diluito con acqua:
è di sapore abbastanza forte e ha un leggero contenuto di
proteine.
Pochi conoscono la genuinità e la ricchezza nutrizionale dei
germogli. Utilizzo classico: insalate miste.
Fare germogliare sementi varie, a pochi soldi vendono delle
microserre apposite dette germogliatori, oppure ci si può
arrangiare in vario modo.
Ogni tipo di germoglio è ricchissimo di sostanze nutritive
(immaginatele al suo interno, compresse…): quel germoglio
sarà la pianta che deve svilupparsi.
- Nelle insalate si possono aggiungere dei semi di girasole e di
sesamo scottati in padella.
Lievito alimentare: solitamente viene usato il lievito di birra su
base di luppolo (usato abitualmente nei processi di lievitazione
di pane, pizze, brioches, ecc…), che, dopo l’ingestione,
continuerà a fermentare all’interno dell’organismo. Utilizzando
il lievito su base di melassa, questo non avviene. Inoltre il
lievito alimentare su base di melassa è un integratore naturale
di vitamina B. Da spolverare sulle insalate.
La propoli è un ottimo antibiotico naturale. La sostanza
chiamata propoli è la secrezione che le api producono per
arrestare i processi virulenti che si innescano quando qualcosa
di estraneo “si inserisce” nell’alveare. Le api, allora, ricoprendo
l’“intruso” di propoli, sostanza dalle eccellenti capacità
antibatteriche, bloccano l’infezione ed evitano la putrefazione
dell’alveare.
È consigliata quella in soluzione idroalcolica, per una miglior
assimilazione e per avere la maggior sicurezza dell’originalità
e purezza della propoli.
Attenzione al cibo per animali, molti tipi contengono delle
sostanze che vanno a combinarsi e fungono da vere e proprie
droghe, per dare dipendenza dal prodotto (soprattutto nel
cibo per cuccioli…). Potete accorgervene dal comportamento
del vostro animale domestico.
Per tutti i prodotti integratori.
È dimostrato che l’organismo assimila sostanze se provengono
da fonti naturali, ad esempio la vitamina C dalle carote.
Mentre non c’è nessuna prova che si assimili quelle sintetizzate.
Queste, sono inserite a bell’apposta nell’alimento o nel
prodotto così da “poterne tessere le lodi”. Lo stesso vale per
i succhi di frutta con vitamine aggiunte. Se contenessero della
vera frutta anche con buccia compresa, non ci sarebbe certo
bisogno di aggiungere vitamine sintetizzate, nella frutta se ne
trova già in quantità. Vale lo stesso discorso del riso.
… probabilmente perché sfruttando l’ignoranza della gente si
incrementano le vendite. “Sembrano le vendite delle lozioni
per capelli che appaiono nei film sul far-west”…
E anzi da recenti studi pare che queste sostanze artificiali
inserite: vitamine, integratori proteici, ecc, siano dannose.
Per quel che riguarda gli integratori di sali minerali, sappiate che
si ha realmente bisogno di reintegrare i sali minerali dopo aver
fatto una corsa a piedi di quaranta minuti nel deserto a circa
40°C. Per le attività “normali” l’acqua è più che sufficiente.
Qualcuno avrà notato come, questo è tra i casi più clamorosi,
sia aumentato drasticamente, circa del 300% il quantitativo di
“dado per brodo” che si deve utilizzare per ottenere uguali
risultati gustativi. Si metteva un dado. Ora per un uguale
risultato devi metterne almeno tre. Questo fa parte di una
“normale strategia di marketing”.
Senza considerare cosa contengono i dadi per brodo (vedi
il Glutammato) o come vengono prodotti… se ne avete la
possibilità andate a vedere da cosa vengono fuori i dadi per
insaporire…
E maggior quantitativo se ne assimila “per dare sapore ai piatti”
più agenti chimici ed “estratti” ci si butta nell’organismo, ma è
roba su cui non ci sarebbe da scherzare… (è tutto chiaramente
a norma di legge).
Situazione simile pare sia per la classica pasticca effervescente
che aiutava a far passare febbre, mal di testa ecc, per molti non
funziona più… o meglio, se prima per un banale raffreddore o
mal di testa ne bastavano una o due pasticche ora devi andare
avanti per più giorni e così il tuo consumo sale naturalmente a
quattro-sei. Senza considerare inoltre i danni per lo stomaco,
a molti la nuova composizione risulta indigesta, ah, però non
hanno cambiato niente solo reso più trendy la confezione.
Questo fa parte di “normali strategie di marketing”.
È inoltre interessante sapere che le vacche da latte, quelle
vere che si potevano incontrare in montagna in Italia, stiano
scomparendo. Ricordate la “transumanza” che si studiava
alle elementari? Non c’è quasi più, e forse non la spiegano
neanche più a scuola… Nelle comunità montane in media su
venti pastori che facevano la transumanza ne rimane uno.
Queste sono fonti dai responsabili delle Comunità Montana
del 2003.
Ricordate quel buon latte che, quando si munge, fa la
panna sopra?… quelli sui sessant’anni, alcuni, forse se lo
ricordano…
Ah, le vacche brucavano erba normale, non trattata con
gli agenti chimici (tutto a norma di legge, ovviamente) e
le intolleranze al latte pare non esistessero, anzi pare che
molti degli ultimi uomini siano venuti su a latte di vacca e
formaggio…
Lo stesso per i formaggi. Oggi i pastori che fanno i formaggi
sono pochissimi, distrutti dalla legge fatta ad hoc per i caseifici
industriali, così come per gli allevamenti industriali di povere
vacche costrette a farsi mungere del siero biancastro, a cui
poi aggiungere le schifezze… E così il naturale prodotto, il
naturale rispetto e la naturale cultura viene distrutta, tutto a
norma di legge e in perfetta connivenza con una “normale
strategia di marketing”.
Uguale per le povere galline: se provate ad andare a vedere un
allevamento vi passa la voglia di mangiare uova, e magari vi
viene la voglia di tirare il collo a quei poveri pennuti, piuttosto
che vederli in gabbie che non li fanno nemmeno muovere,
svegli 24 ore su 24 sotto lampade al neon a becchettare
mangimi compositi. Come le loro uova.
Uova che oltre ad essere prodotto finto di per sé, “Sarà mica
un ovo”, diventano prodotto basilare di ogni realizzato con
uova.
Se ci si sofferma un attimo su cosa è un uovo, cosa dovrebbe
essere… e invece cosa mi stanno facendo mangiare… (magari
dicendomi)… “Mmh com’è sano e nutriente” con il burattino
di turno e la storiella da favola che la racconta… (sempre
normali strategie di marketing).
Sia chiaro che poi quando si compra il prodotto, il prezzo che
si paga è comprensivo delle paghe per quelli delle “normali
strategie di marketing”, per chi gliele detta, per i subordinati e
per i burattini di turno che rompono le balle di rito dalla tele
o dal giornale o dal cartellone, tutti i giorni.
Un po’ presi per il culo?
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150-156 |
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